SULLA PELLE DEGLI ULTIMI
Migliaia di migranti siriani, curdi, afgani, donne vecchi bambini malati, ostaggi e vittime di una cinica geopolitica globale.
Non sappiamo quante persone siano già decedute per il freddo né quante seguiranno. Ci rivolgiamo a bambini e ragazzi, genitori, insegnanti, cittadini, e a tutti noi, perché dalla società civile salga un moto di indignazione.
Per affermare la condivisione di una comune umanità.
Nessuno sia passivo e complice né dei governi coinvolti direttamente né di una Europa incapace di affrontare degnamente la questione. Ci rivolgiamo ai nostri bambini e ragazzi, genitori, insegnanti, cittadini, perché tutti facciamo sentire il dissenso e il rifiuto di muri, di violenze e della riduzione a strumento di conflitto di esseri umani.
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