APPELLO DEL TAVOLO SALTAMURI AL MINISTRO BUSSETTI : il tempo mensa è tempo scuola. Basta discriminazioni.

il Tavolo SaltaMuriEducazione sconfinata per l’infanzia, i diritti, l’umanità,

costituito da oltre 130 associazioni professionali del mondo della scuola, enti e associazioni del terzo settore, ONG, scuole, associazioni del mondo universitario, della ricerca e organizzazioni sindacali

per promuovere azioni educative positive per l’accoglienza, la convivenza democratica, la pace.

rivolge un appello al Ministro Bussetti.

Nel corso di questo anno scolastico si sono moltiplicati in modo preoccupante episodi di esclusione discriminatoria dalla mensa scolastica che colpiscono gli alunni figli di stranieri e, in numero inferiore, di italiani in difficoltà economica o provenienti da bacini di utenza diversi.


Sono l’effetto di un preoccupante clima di intolleranza verso le diversità sociali e culturali che si ripercuote nelle scuole anche a causa dell’assenza di indicazioni chiare da parte dell’amministrazione scolastica, nonostante recenti sentenze abbiano sancito il carattere discriminatorio di tali esclusioni

 
Inoltre le sue dichiarazioni relative al primato degli alunni italiani, non solo sono diseducative e anticostituzionali, ma, di fatto, legittimano i sempre più numerosi episodi di discriminazione scolastica.

 
Il Tavolo SaltaMuri è impegnato con sindacati e associazioni professionali e dei genitori per  contrastare le conseguenze discriminatorie delle decisioni amministrative degli enti locali e degli enti gestori delle mense scolastiche nella convinzione che nessuna azione educativa possa essere attuata in contesti in cui alcuni alunni sono discriminati e umiliati.

Le proteste della cittadinanza hanno provocato indignazione e  reazioni di solidarietà:  spesso singoli o gruppi di cittadini hanno generosamente provveduto a sanare il contenzioso all’origine delle decisioni di escludere alcuni alunni dal servizio di mensa scolastica.
È evidente, però, che in un paese civile le cose non possono continuare così: la fruizione di un servizio essenziale all’accesso al diritto all’istruzione non può essere lasciata al “buon cuore” dei cittadini o ai tempi lunghi dell’esecutività, caso per caso, delle sentenze della magistratura.

La mensa scolastica, per i modelli didattici che la prevedono, è una attività educativa vera e propria, parte integrante del tempo scuola. Ciò è confermato anche da una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 5156 del 3/09/2018).

Sia l’esclusione che le diverse forme di trattamenti differenziati (pasti ridotti, cibi portati da casa, raggruppamenti a base etnica, …) durante il tempo educativo della mensa devono essere

considerate discriminanti.


Per queste ragioni

il Tavolo SaltaMuri si appella al Ministro dell’Istruzione,

affinché fornisca immediatamente indicazioni alle scuole

per fermare il diffondersi di questi inaccettabili comportamenti discriminatori.

 
Le sue indicazioni, doverose dal punto di vista etico e giuridico, devono chiarire che nessuno alunno

  • può essere privato dei servizi scolastici, essenziali per l’accesso al diritto di istruzione quali mensa e trasporti scolastici
  • o essere raggruppato, nel corso delle diverse attività̀ educative, in modo discriminante in ragione delle condizioni socio-economiche o della nazionalità̀ di provenienza.


Eventuali controversie sul pagamento del servizio devono riguardare l’ente gestore e le famiglie senza produrre effetti discriminanti sugli alunni e sulle attività educative.

Con una specifica intesa da raggiungere in Conferenza Unificata Stato Regioni Autonomie Locali si potranno individuare le modalità per una gestione amministrativa corretta delle diverse casistiche di contenzioso e rispettosa delle attività educative.

Roma,15 aprile 2019                                                          Il Tavolo SaltaMuri