Manifesto del tavolo inter associativo SaltaMuri in sintesi
Sviluppiamo, a partire dalle scuole, la complessa arte della convivenza.
I diritti, se non sono universali, si chiamano privilegi.
La nostra Costituzione ci chiede di abbattere i muri che difendono i privilegi, in nome di un’uguaglianza dei diritti di tutti, a partire dai più piccoli e dai minori.
Le scuole sono il principale luogo pubblico di incontro tra bambine e bambini,
ragazze e ragazzi di diverse provenienze. La scuola è luogo di crescita, trasformazione, condivisione, creazione culturale. Non c’è scoperta che non comporti un attraversamento di confini. La compresenza di origini, lingue e universi simbolici differenti nelle aule offre una grande opportunità per ripensare l’educazione.
E’ necessaria un’educazione sconfinata, capace di non separare
l’acquisizione di linguaggi e saperi dalla conoscenza di noi stessi, dalla scoperta degli altri, dalla valorizzazione di tutti.
Scegliamo tra istruzione e distruzione.
Difendere l’infanzia è scegliere di rimettere al centro l’educazione
come priorità politica, come pratica capace di contrastare le sacche di povertà educativa, la disgregazione sociale e la crescita dell’intolleranza.
Per chi educa ogni bambina, bambino, ragazza o ragazzo è cittadino italiano fin da ora, con parità di diritti e doveri, anche se oggi oltre 800.000 giovani si trovano nella condizione di essere italiani senza cittadinanza, nonostante siano nati qui o frequentino le nostre scuole da anni.
Rivendichiamo il valore della lingua che aiuta a dialogare e ragionare.
La lingua e il linguaggio non contribuiscono solo a comunicare la realtà sociale, ma anche a costruirla. Per questo é fondamentale una cura della lingua capace di dare valore alla parola precisa, nitida e chiara, che aiuta a pensare, sostare sui problemi e non dare nulla per scontato. Rivendichiamo la necessità di creare contesti in cui sperimentare l’ascolto aperto e l’arte del dialogo, capace di mettere in causa e attenuare pregiudizi, semplificazioni e frasi fatte.
Ripartiamo dai testi collettivi fondamentali.
La Costituzione.
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che nel 2019 compie 30 anni e che ci impegniamo a proporre come base dell’offerta formativa di tutte le scuole
La Dichiarazione universale dei diritti umani
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
E’ importante tornare a questi testi collettivi ragionando sulle condizioni storiche che hanno portato alla loro elaborazione, in un tempo in cui il catalogo dei diritti da ritenere comuni a tutti è aperto ed in continua ridefinizione.
Per educare alla cittadinanza, alla Costituzione e ai valori della
convivenza, ogni classe e ogni scuola deve essere un luogo di democrazia, in
cui il diritto alla parola di tutti e il dialogo educativo siano garantiti da un ascolto attento da parte di noi adulti.
Ci impegniamo a promuovere in ogni luogo stagioni di mobilitazione per saltare muri, costruire ponti, darci coraggio e contrastare ogni propaganda della paura.
Le associazioni riunite nel Tavolo interassociativo “Saltamuri” indicono una grande campagna di mobilitazione che promuova momenti di studio, ricerca, discussione, documentazione ed espressione, capaci di andare oltre i muri delle scuole, coinvolgendo le famiglie e la cittadinanza e costruendo ponti che ci uniscano ai più fragili e alle vittima di qualsiasi forma di discriminazione.
Alla campagna “mille scuole aperte per una società aperta” possono aderire singole educatrici, educatori e insegnanti, gruppi e collegi di docenti, dirigenti, scuole per adulti, genitori e cittadini volenterosi, associazioni, ONG, reti cittadine e tutti quei luoghi che si battono per una società aperta, che vuole progettare il futuro a partire dai diritti fondamentali dei minori e di tutti, per una comune umanità.
LE ASSOCIAZIONI COSTITUENTI IL TAVOLO SALTAMURI
Roma, ottobre 2018