PROGETTO : SaltaMuri – Apriporte
Il Progetto ‘Saltamuri-apriporte’ si pone in continuità con i progetti ‘Fiato alle trombe – diamo voce ai diritti’ ed “E’ tempo di diritti” realizzati a Mestre e a Marghera nell’ambito della 5^ e 6^ Manifestazione cittadina ‘Dritti sui diritti’ promossa dal Comune di Venezia. Quest’ultimo, realizzato in collaborazione con Save the children, ha visto la partecipazione delle scuole di Marghera e si è concluso con un evento pubblico (8 -10-2018), che ha coinvolto centinaia di persone tra bambini/e e adulti e l’orchestra di fiati della scuola Einaudi e del coro della scuola primaria Grimani.
L’odierna proposta si inserisce nella campagna “Mille scuole aperte per una società aperta” lanciata dal Tavolo Nazionale “Saltamuri – educazione sconfinata per l’infanzia, i diritti, l’umanità” che l’MCE, con altre 120 associazioni aderenti, ha proposto alle scuole.
LE FASI
1a – gennaio 2018 . Presentazione del Progetto al Collegio Docenti interessato da parte del gruppo MCE di Venezia Mestre
2a – gennaio- febbraio 2018 . Le classi delle scuole di Marghera che aderiscono al progetto vengono invitate a riflettere sui ‘muri’ (reali o metaforici) che impediscono a molte categorie di cittadini/e di veder rispettati i loro diritti, ossia sugli ostacoli che loro stessi incontrano nella vita di ogni giorno per la libera e piena espressione dei loro diritti a casa, a scuola, nei luoghi che frequentano.
Sarà l’occasione per avviare una feconda discussione che porti alla ricerca delle molteplici possibilità di trasformare i muri in qualcos’altro, ovvero da ostacoli ad opportunità: ponti da attraversare, porte che si aprono, arcate che invitano al passaggio, case che accolgono e riparano, scale che si possono salire, strade da percorrere….
Il gruppo MCE predispone, nel frattempo, i materiali necessari al lavoro in classe: un buon numero di
‘scatoloni’ di uguali dimensioni da consegnare alle classi (due scatoloni per classe).
Le classi verranno invitate, utilizzando gli scatoloni, a preparare i “mattoni” del muro che sarà al centro dell’evento da organizzare: mattoni con le facce dipinte e illustrate ciascuna in modo diverso, a significare il positivo e il negativo della funzione dei muri (ostacolo o ricovero, esclusione o riparo, …). Ossia dipingeranno, in base a suggerimenti che verranno forniti dal Gruppo, le diverse facce degli scatoloni con colori/immagini diverse sui diversi lati del parallelepipedo: colori/immagini di negazione dei diritti, colori/immagini di vita, gioia, rispetto dei diritti.
Gli scatoloni dipinti, una volta pronti, verranno ritirati dal Gruppo che provvederà a portarli nel luogo dell’evento dove costituiranno i mattoni di un muro.
3a – marzo 2018 (5 marzo giovedì grasso- carnevale ; oppure 21 marzo -primo giorno di primavera).
Viene organizzato un evento nel luogo pubblico prescelto in cui, seguendo il filo di una narrazione-animazione, il muro dell’esclusione costruito con i ‘mattoni’ preparati dalle classi si sfalda e gli stessi mattoni danno vita a nuove costruzioni che suggeriscono passaggi, accoglienza, incontri.
Nella struttura iniziale del muro gli scatoloni metteranno in evidenza i colori/immagini di negazione dei diritti, nelle azioni di trasformazione del muro gli scatoloni ruotati mostreranno i colori/ immagini di rispetto dei diritti. Il muro, quindi, sarà trasformato/scomposto/ saltato e potrà diventare di volta in volta casa, scala, torre,obelisco….
GLI OBIETTIVI
Il lavoro di preparazione dei materiali e l’evento centrato sull’azione di costruzione / trasformazione del muro e rotazione dei mattoni aiuteranno a riflettere sul fatto che la costruzione dei diritti non può che essere una costruzione collettiva, e che la chiave sta nell’imparare insieme a trasformare gli inciampi in risorse.